Analisi del contesto aziendale e dei rischi in funzione della produzione alimentare
Consulenze agricole | Ivan Bonazza
Le qualifiche
Il consulente Fitosanitario mette in atto una serie di strategie secondo i principi del basso impatto ambientale, perseguendo strategie di lotta ai parassiti nel rispetto della produzione integrata.
Il documento basato sulle attività principali dell‘HACCP, che delinea le procedure da seguire per assicurare il controllo di uno specifico processo o procedura.
Assistenza sulle procedure per conseguire le certificazioni per prodotti a residuo zero e provenienti da agricoltura biologica.
Scelta delle sostanze attive dal migliore profilo ecotossicologico e selettività
Utilizzo dosi adeguate
Attuazione di strategie anti - resistenza
Riduzione della frequenza dei trattamenti
Trattamenti localizzati
La Direttiva 2009/128/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009, recepita con D.LVO 150/2012, istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi.
"Gli Stati membri dovrebbero promuovere una difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi, in particolare la difesa integrata"
Prevede che gli Stati Membri definiscano un Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
L'IPM , insieme alla promozione dell'agricoltura biologica, rappresenta uno degli strumenti per ridurre l’impiego di pesticidi per la gestione dei parassiti e deve essere implementato da tutti gli utenti professionali.
Lo studio tecnico ti fornisce un valido supporto fito-patologico attraverso attività specifiche, come per esempio il riconoscimento delle malattie, l’analisi dei rischi, l'analisi su prodotti agricoli e piante, la valutazione sulle derive e una consulenza mirata per l'mplementazione di strategie di difesa al fine di prevenire le maggiori problematiche presenti in azienda.
Lo studio è in grado di redigere per l'azienda il quaderno di campagna per la difesa obbligatoria, volontaria e biologica e i piani di fertilizzazione.
Accanto alla gestione documentale, offriamo un supporto competente e professionale durante le verifiche aziendali da parte degli organi di vigilanza.
metodo scientifico e sistematico per garantire la sicurezza degli alimenti, dalla produzione primaria al consumo finale attraverso l'identificazione, la valutazione, ed il controllo dei pericoli significativi. Partendo dalla certezza che "rischio zero non esiste" è importante conoscere un modello consolidato ed evoluto per definire e misurare il livello di rischio residuo.
L’HACCP chiede un controllo dei punti critici del processo, ossia quei punti dove i pericoli possono trasformarsi in rischi per la salute.
L' HCCP, metodologia riconosciuta a livello internazionale, nasce negli Stati Uniti nelgli anni '60, quando la NASA adotta questo sistema per la gestione della sicurezza dei cibi nell'ambito di alcune missioni spaziali.
Analisi del contesto aziendale e dei rischi in funzione della produzione alimentare
Identificazione dei pericoli
Determinazione del rischio
Identificazione dei CCP (Critical Control Point)
Definizione delle tecniche di monitoraggio
Stabilire azioni correttive
Definizione delle tecniche di verifica e di documentazione
Il mercato agroalimentare riconosce oggi grande importanza ai temi della sostenibilità e della salute, come conseguenza del cambiamento della mentalità e dello stile di vita dei consumatori.
Possiamo valorizzare le produzioni agricole a RESIDUO ZERO
attraverso il disciplinare tecnico di prodotto RESIDUO ZERO.
L’impiego di tecniche di produzione che prevedono importanti limitazioni nell'impiego dei fitofarmaci, particolarmente attento all'impatto ambientale e alla salute dei consumatori, rappresenta l’obiettivo di questo sistema di produzione.
Il requisito per definire un prodotto a "Residuo Zero" si ha quando i residui di prodotti fitosanitari di sintesi chimica sono inferiori o uguali a 0,01 mg/kg (0,01 ppm). Tale soglia è intesa come il limite di quantificazione analitica attualmente proposto dai laboratori di prova più qualificati per buona parte delle prove per la ricerca dei fitofarmaci
E un sistema di produzione agricola, che ha come obiettivo il rispetto dell’ambiente, degli equilibri naturali, le biodiversità, cercando di offrire al consumatore prodotti genuini. La tecnica di produzione esclude l’utilizzo di concimi, fitofarmaci e medicinali veterinari di sintesi ed organismi geneticamente modificati (OGM), il tutto nel rispetto del Reg. UE 2018/848 relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici (che abroga il Regolamento CE 834/2007). L’attività dell’uomo si inserisce tramite l’utilizzo di tecniche rispettose dell’ambiente e dei suoi equilibri, della fertilità del suolo, delle colture, degli animali.
Lo studio tecnico ti supporta in tutto il percorso di certificazione del RESIDUO ZERO e della PRODUZIONE BIOLOGICA fornendoti una consulenza specifica per la stesura dei manuali dei disciplinari tecnici, l'assistenza all'avvio delle pratiche necessarie per certificarsi e l'affiancamento durante il processo di certificazione fino all'audit finale.